Canali Minisiti ECM

Malattie del fegato, è allarme: nei prossimi 10 anni si stimano più 50% di casi di cirrosi e più 100% di epatocarcinomi

Medicina Interna Redazione DottNet | 04/05/2023 14:50

Balsano: “Secondo il dato nazionale dell’ISS del 2021, la prevalenza della steatosi epatica è del 22-27%, ma i dati preliminari dello studio Prevenzione nei Dipartimenti di Emergenza Accettazione- PreDEA rivelano che su un totale di 170 pazienti arr

Balsano: “Secondo il dato nazionale dell’ISS del 2021, la prevalenza della steatosi epatica è del 22-27%, ma i dati preliminari dello studio Prevenzione nei Dipartimenti di Emergenza Accettazione- PreDEA rivelano che su un totale di 170 pazienti arruolati il 40% sia affetto da steatosi epatica"

Le malattie croniche del fegato rappresentano un’emergenza epidemiologica e clinica sia a livello mondiale che nazionale: vi sono due milioni di morti all’anno per queste patologie e si stima che da qui a dieci anni vi sarà un incremento del 50% dei casi di cirrosi e del 100% dei casi di epatocarcinoma, che rappresentano l’evoluzione finale di qualunque epatopatia cronica. Un problema per la salute dei cittadini e un’ampia spesa per il SSN.

Studi e proposte sul tema vengono affrontate nel convegno "Gestione integrata del paziente epatopatico nel III millennio", che si terrà il 5-6 maggio a L’Aquila presso l’Aula Magna Alan Turing Blocco 0, Università degli Studi dell’Aquila, Via Vetoio 42 - Coppito; Responsabile Scientifico è la Prof.ssa Clara Balsano, Professore Ordinario di Medicina Interna e Direttore Scuola di Specializzazione in Medicina d’Emergenza-Urgenza, Università dell’Aquila. Ad aprire i lavori il saluto istituzionale del Ministro della Salute Orazio Schillaci.

pubblicità

LO STUDIO PreDEA SULLA STEATOSI EPATICA, PATOLOGIA SOTTOSTIMATA – Un grave problema è costituito dal fatto che la steatosi epatica è spesso una patologia sottostimata, nonostante i dati dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato rilevino una prevalenza crescente, che ha stimolato lo studio PreDEA.

"L’obiettivo dello studio PreDEA (Prevenzione nei Dipartimenti di Emergenza e Accettazione) condotto a livello nazionale nei principali Pronto Soccorso dei Presidi Ospedalieri è far emergere il sommerso del danno epatico da accumulo di grasso nel fegato tramite una semplice ecografia; ciò consentirebbe di utilizzare i Pronto Soccorso come strumento di prevenzione primaria, evitando lo sviluppo di diabete, patologie dismetaboliche, ipertensione, patologie cardiovascolari e dell’apparato muscolo-scheletrico– spiega la Prof.ssa Clara Balsano, che sta guidando lo studio presso i PS di Avezzano, L’Aquila e Teramo – In altri termini, auspichiamo di rendere il PS, luogo in cui per eccellenza si affrontano le emergenze, un centro di prevenzione: nei tempi di attesa con un semplice screening darebbe modo di intervenire precocemente su fattori di rischio modificabili (stile di vita, alimentazione, terapia farmacologica) e indirizzare chi ne avesse necessità a centri specialistici per prevenire patologie croniche che hanno un grande impatto sulla spesa del SSN. Un’iniziativa di questo tipo è ancor più importante perché i dati preliminari mettono in luce che la reale prevalenza della steatosi epatica a livello nazionale è superiore a quanto riportato dagli attuali dati statistici. Secondo il dato nazionale dell’ISS sul 2021, la prevalenza della steatosi epatica è del 22-27%, ma si stima che i numeri reali siano superiori, come attestano i dati preliminari dello studio PreDEA, secondo cui su un totale di 170 pazienti arruolati, il 40% è affetto da steatosi epatica".

IL PAZIENTE EPATOPATICO E LA NECESSITÀ DI UNA GESTIONE INTEGRATA – I danni al fegato possono avere diverse cause e rimanere a lungo latenti, prima di arrivare alla cirrosi e all’epatocarcinoma. Il paziente cirrotico necessita inoltre di una gestione integrata attraverso un approccio multidisciplinare, che permette una migliore gestione di una patologia molto complessa.

"Le patologie del fegato di origine virale, autoimmune, da farmaci, e sempre più spesso di origine dismetabolica, dovuta all’aumento esponenziale nella popolazione generale del sovrappeso e dell’obesità– sottolinea la Prof.ssa Clara Balsano. Inoltre, il paziente con patologia epatica cronica avanzata (cirrosi) spesso è affetto da numerose comorbidità (diabete, ipertensione, scompenso cardiaco etc.), che richiedono un appropriato Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale-PDTA, quindi una  costante interazione tra medicina del territorio e Ospedale"

IL PDTA DEL PAZIENTE CIRROTICO NELLA REGIONE ABRUZZO - In Abruzzo vi sono 3900 pazienti con epatopatie croniche, di cui la maggior parte ha eziologia alcolica: come in altri luoghi dove il clima è rigido, l’alcol è molto diffuso e causa una dipendenza. Tra il 2016 e il 2020, dal servizio flussi informativi e statistica sanitaria dell'azienda ASL 1 della Regione Abruzzo è stato tratto uno studio sugli accessi di pazienti con patologie croniche epatiche presso i Presidi Ospedalieri dal quale è emerso che, su un totale 2400 ricoveri/anno, i 20 DRG (Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi) più frequenti sono specifici per patologie epatiche (epatite/cirrosi alcolica e/o neoplasie). Da questo dato è emersa la necessità di creare un tavolo tecnico multidisciplinare al quale afferiscano figure professionali di vari ambiti per presa in carico e gestione del paziente con patologia cronica epatica. "Alla luce dell’elevata prevalenza di pazienti affetti da epatopatia cronica e delle stime di incremento per i prossimi anni – evidenzia la Prof.ssa Balsano – abbiamo avviato uno studio pilota nella Asl1 Abruzzo Avezzano-Sulmona-L’Aquila per la realizzazione del PDTA del paziente cirrotico".

Commenti

I Correlati

Calvaruso: “Con il progetto Love Your Liver un team di epatologi si è recato in quattro scuole medie di Milano, Roma, Padova, Palermo per spiegare l’importanza del fegato e stimolare i più giovani alla prevenzione”

Studio condotto in Cina, ma con la stessa tecnica anche scienziati italiani avevano rilevato la presenza di frammenti in 6 casi su 10 nel liquido seminale di giovani vissuti in un'area inquinata della Campania

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Ogni fase porta con sé un insieme unico di esperienze e cambiamenti fisiologici. Tuttavia, una costante accomuna molte di queste fasi: la suscettibilità della donna allo stato infiammatorio e al dolore

Ti potrebbero interessare

Calvaruso: “Con il progetto Love Your Liver un team di epatologi si è recato in quattro scuole medie di Milano, Roma, Padova, Palermo per spiegare l’importanza del fegato e stimolare i più giovani alla prevenzione”

Studio condotto in Cina, ma con la stessa tecnica anche scienziati italiani avevano rilevato la presenza di frammenti in 6 casi su 10 nel liquido seminale di giovani vissuti in un'area inquinata della Campania

La Fondazione Italiana Fegato Onlus, in collaborazione con il Centro Trapianti di Fegato dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale e Area Science Park, pubblica uno studio sperimentale sulla rivista Annals of Hepatology

L'On. Francesco Salvatore Ciancitto (FdI) impegna il Governo a valorizzare il lavoro di una disciplina trasversale e di importanza cruciale nella medicina moderna

Ultime News

Aggiornato il simulatore, per la vecchiaia 67 anni fino al 2028

Il taglio si farà sentire per chi lascerà il lavoro dal gennaio 2025 grazie al meccanismo che adegua i criteri di calcolo dell’assegno ogni biennio sulla base delle aspettative di vita

L'équipe guidata da Antonio Bozzani, direttore della Chirurgia Vascolare del San Matteo, è la prima ad aver contribuito con l'arruolamento di due pazienti, entrambi pavesi di 72 e 85 anni

"Alcune norme rispondono parzialmente alle nostre richieste, altre sono da emendare"